Canal Grande è il principale canale di Venezia, via fluviale di collegamento fondamentale della città lagunare e primo contatto per i visitatori che giungono a Venezia da Ponte della Libertà. Il Canal Grande di Venezia scorre nella città con un andamento a forma di S rovesciata, dividendo la città in due parti.
Il Canal Grande di Venezia si snoda per circa quattro chilometri con una larghezza che varia dai trenta ai settanta metri ed attraversa per intero Venezia da nord-ovest fino a sud-est. Il Canal Grande di Venezia era utilizzato per azionare i mulini delle attività artigianali e battuto, sin dal medioevo, dai battelli commerciali. Ancor oggi il Canal Grande di Venezia è percorso dai battelli di linea che sono il mezzo di trasporto, insieme alle gondole, tipico della città lagunare. Il Canal Grande di Venezia passa sotto tre ponti principali che sono:
il Ponte degli Scalzi,
il Ponte di Rialto,
il Ponte dell’Accademia.
Fra questi ponti il più importante è il Ponte di Rialto di Venezia che si situa nella parte più stretta del canale e fu costruito su progetto dell’architetto Antonio da Ponte, incaricato di edificarlo a seguito del crollo del ponte precedente nel XIV secolo.
Il Canal Grande di Venezia ospita sulle sue sponde circa duecento palazzi storici edificati dagli esponenti dell’aristocrazia veneziana su antice palafitte e che ancor oggi si affacciano sulle acque di questo.
Tra quelli che si possono ammirare segnaliamo:
Palazzo Labia, costruzione gotica che ospita affreschi del Tiepolo;
il Fondaco dei Turchi, edificio di ispirazione bizantina del XIII secolo così denominato poiché nell’antichità era destinato ad essere emporio per gli scambi commerciali con il popolo turco. Restaurato nell’800 ora è sede del Museo di Storia Naturale di Venezia;
Cà Pesaro, progettata dal Longhena e costruita tra il 1652 ed il 1710, attualmente ospita il Museo di Arte Orientale e la Galleria d’Arte Moderna;
Cà Rezzonico, anch’essa  progettata dal Longhena nel 1680 e portata a compimento nel 1745 dal Massari, è sede del Museo dedicato al ‘700 veneziano. Nelle sue stanze è possibile ammirare gli affreschi di Guarane e quelli del Tiepolo, che adornano la Sala del Trono assieme ad opere del Canaletto e del Longhi;
Cà d’Oro, progettato dai fratelli Giovanni e Bartolomeo Bon nel 1442 su commissione di Marin Contarini. Deve il suo nome alla iniziale facciata di colore dorato.